mercoledì 30 gennaio 2013

CIAMPI contro SOROS, l'uscita dallo SME nel 1992 ed il ruolo della Bundesbank

 
 
Traduco in termini semplici, quello che vedete sotto, è la crescita annua del PIL medio di un italiano, o di un lavoratore italiano dal 1970 al 2009 e l'andamento dei consumi i valori sono concatenati al 2000, e significa che ho eliminato gli effetti dell'inflazione sulle variazioni che diventano quindi reali e confrontabili di anno in anno. Per l'analisi delle singole variabili del grafico potete guardare nell'articolo sull'INFLAZIONE BUONA e lo trovate qui. Se volete conoscere la storia della svalutazione proseguite oltre.
Grafico (1)
 
 
Analisi:
 
Nel 1979 entriamo nello SME,  calano aspettative e quindi si riduce il PIL medio, la separazione di Tesoro da Banca d'Italia, mette fine alle attese e le banche sapendo di poter inflazionare i tassi sul mercato, senza rischiare un intervento inflattivo del governo, prestano denaro e le imprese investono. Questo dura fino al 1986, il crollo dei mercati frena gli entusiasmi, e la crescita del debito estero, rallenta i prestiti, le variazioni del PIL medio stabilizzano, fino al 1988 anno in cui cominciano a ridursi le variazioni, al che la Germania ci impone una banda di oscillazione di più o meno 2%, una specie di cambio fisso, il debito estero sale ancora e la domanda di lire arriva a zero, visto che le banche straniere non ci prestano più una lira e le imprese non investono.

Arriva Ciampi, Governatore del "quarto potere dello Stato Italiano" la Banca d'Italia e per non far svalutare la lira vende tutte le riserve  in valuta, comprando lire da uno speculatore chiamato Soros.

Finita la valuta, il povero Ciampi sarebbe costretto, a far svalutare la lira, arrecando alla Germania una bella perdita sulle lire possedute, ma ha una idea, prendere a debito i marchi, per comprare le lire che non valgono nulla sul mercato dallo speculatore Soros, che vende le lire, che la Banca centrale Tedesca, gli fornisce sempre a debito. La Germania ci presta a debito marchi, con i quali noi italiani popolo di EROI, POETI, NAVIGATORI, e scaltrissimi speculatori, ci ricompriamo le nostre fantastiche lire. Alla fine quando Ciampi ha solo lire e debiti in marchi e Soros solo marchi, arriva Amato e svaluta la lira che alla fine dei giochi perde il 30%, facendoci rimettere oltre alla svalutazione del cambio, comunque dovuta per far ripartire le esportazioni,  un bel -30% circa sui debiti contratti in marchi.
 
Ma la svalutazione non è così negativa (sono ironico: la svalutazione è un vantaggio competitivo perché stimola esportazioni), perché oltre a non produrre alcuna spinta inflazionistica, come tanti affermano, a torto visto che nel grafico (1) di cui sopra, l'inflazione addirittura cala, essa fa crescere esportazioni e le aspettative indotte sul mercato, riportano le variazioni unitarie del PIL in rialzo insieme ai consumi, malgrado siano stroncate dall'aumento delle imposte indirette attuato nel 1997 e lo potete vedere qui. Grafico (1) linea rossa

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